Dove mangiare Vegan a Brindisi? Raparossa Cucina Naturale non è un ristorante.

raparossa e amorum

Dove mangiare Vegan a Brindisi? Raparossa Cucina Naturale non è un ristorante.

Raparossa Cucina Naturale non è un ristorante al confine tra la provincia di Brindisi e Bari, o meglio non è classificabile semplicemente come solo questo. Brava Madia Galiano.

Raparossa

 

Dove mangiare vegan a Brindisi? Dove mangiare vegan in Puglia?

Sono delle domande che pronunciamo continuamente, sempre alla ricerca di novità e di imprenditori del food che si aprano alla necessità di una scelta vegan sempre più diffusa. La Puglia da questo punto di vista negli ultimi anni ha conosciuto una vivacità senza precedenti e probabilmente insieme a Napoli, Palermo e Catania rappresentano le città più vegan friendly al di sotto di Roma.

Era da molto tempo che volevamo aggiornare sulle nostre scoperte culinarie gli utenti di amorum.it per condividere e sostenere le realtà total vegan o vegan friendly in giro per l’Italia.

Raparossa cucina naturale è un’attività ristorativa Total Vegan cioè all’interno del suo menu tutte le portate sono al 100% di origine vegetale e anche la titolare e imprenditrice Madia Galiano è vegan. 

Quante volte leggiamo di ristoranti vegan friendly o con menu vegan e dopo riceviamo i soliti piatti, senza particolare cura o senza creatività?

Questo accade quando non c’è professionalità da parte della cucina o quando non c’è un’attenzione “di parte”.

Questo non accade da Madia, in quanto lei per prima è vegan e accudisce molti animali dando loro una seconda opportunità di vivere con dignità.

Spiego questo perchè la cucina vegan è forma di divulgazione e il campo per così dire di battaglia passa anche dal piatto, dai suoi sapori, colori e capacità di comunicare che un’alternativa per saziarsi con gusto senza sfruttare animali non solo esiste, ma è proprio qui nel presente.

Pezze di Greco è una frazione di Fasano in provincia di Brindisi a pochi passi dalla provincia di Bari. Terra di confine, di foreste di ulivi e di terre agricole. In questo contesto Nasce Raparossa cucina naturale. Entrando nel paesino si percorre via Nazionale, ad un certo punto non potrà non essere notata l’insegna colorata, su di un lato della strada ci sono molti parcheggi gratuiti, per cui è abbastanza facile trovare posto.

Una volta entrati nulla è come sembra e gli ambienti che si susseguono su 2 livelli cambiano di prospettiva e di utilizzo continuamente.

Un’atmosfera bohemien ti colpisce e coinvolge in un vortice sinestesico tra storia arte e musica. Antichi spartiti dislocati negli ambienti, poltrone e piccoli salotti si alternano a tavoli per accomodarsi, musica francese di sottofondo e quadretti anni 20 e 30, del secolo scorso, si alternano a reperti e cimeli della cultura contadina. Una moto d’epoca regge il bancone di benvenuto e al piano di sopra un caldo camino ed una scacchiera adagiata sul tavolo in legno chiedono una tisana e 2 contendenti alla vittoria.

Anche il bagno è originale, quando ti laverai le mani, un sorriso sorgerà spontaneamente sul tuo viso.

Raparossa non è un ristorante perchè racchiude in sè l’essenza di molteplici situazioni. Ideale per  godere di una tisana o di un tè giocando a scacchi o a carte, soluzione veloce per chi viaggia e ha bisogno di un pasto caldo per riprendere il viaggio, location riservata per eventi (fino a 40 persone), comunioni, battesimi, matrimoni intimi, feste di compleanno, dove gli ambienti permettono di ricevere il massimo della cura e della privacy permettendo agli avventori abituali od occasionali di non rinunciare al menu.

Del resto Madia è famosa in Puglia per aver realizzato diversi banchetti nuziali total vegan e questo know how è perfettamente ricollocato nella sua nuova attività.

Non è possibile pubblicare il menu della casa in quanto ogni mese cambia, complice la natura. Infatti il menu è ispirato da ciò che offre la stagionalità, grazia anche all’orto familiare e alla scelta consapevole della cucina. Questo non significa la rivisitazione delle verdure come spesso i vegan si accontentano o i salutisti inneggiano. La creatività e la conoscenza si mescolano in menu dove trovano spazio anche le veganate (per me imprescindibili in un menu vegan completo).

Durante la mia giornata lavorativa ho deciso di fermarmi a pranzo e provare finalmente alcune pietanze del menu, e con mia somma sorpresa ho trovato un piatto in chiave pugliese tipicamente del nord Italia. Ma andiamo con ordine.

Una volta accomodato al piano superiore ho subito ricevuto un saluto della casa con tarallini fatti in casa e pane artigianale, accompagnati da una buona birra artigianale e locale. Sfogliando il menu avrei potuto scegliere anche del vino locale bio e che non utilizza derivati animali nella chiarificazione, quindi vegan. Nell’attesa del primo ho ricevuto dei cannoli in pasta fillo ripieni di verdure e ricotta e della tempura di verdura e ortaggi buonissima.

raparossa e amorum

 

Dopo aver mangiato questi ottimi cannoli e aver un po’ conversato con “l’oste”, cosa che verrà riservata a tutti i commensali anche se c’è il pienone, voglio segnalare una delle caratteristiche di cui la vegan chef Madia ha deciso di non voler fare proprio a meno: si tratta dell‘umanità e la ospitalità ristorativa. Ovvero, ogni cliente che varca la soglia è curato e seguito dall’inizio alla fine e se possibile si scambiano anche delle fugaci chiacchiere che creano maggiore empatia e simpatia, tutto questo, senza che la rapidità del servizio ne risenta.

Siamo giunti al dunque… con mia grande sorpresa mi sono state proposte delle orecchiette con pesto di ortica. Io adoro l’ortica, quando vivevo sui colli bolognesi non c’era primavera che non ne raccogliessi, magari insieme alla papaverina e alle primule per realizzare tanti manicaretti salati e dolci. Da segnalare anche la pasta con i senapi (altra verdura che non tanto si mangia in Puglia, eppure eccezionale).

Piatto abbondante e soddisfacente, quasi trascendentale, perchè da un lato il profumo delle orecchiette fatte in casa (per davvero), e dall’altro il pesto verde fosforescente dell’ortica (ricca anche di proprietà nutrizionali) che inonda il piatto, a chiudere il cerchio un pomodoro locale in versione confit, che ho ben schiacciato per amalgamare in un paio di cucchiaio un tripudio di sapori che mi evocavano immagini dal nord al sud Italia.

orecchiette con pesto di ortica raparossa

 

Naturalmente dopo il primo, c’era la possibilità di degustare, secondi, dolci, e leccornie varie. Trattandosi di un pranzo e avendo appuntamenti per il pomeriggio, ho ringraziato Madia, pagato il conto (per tutti i budget), e ripreso il mio pomeriggio lavorativo, con la consapevolezza che Madia con il suo lavoro aiuta la comunità vegan in Puglia e non solo, spiegando che mangiare vegetale, vegan, senza sfruttamento animale, coniugando prodotti tipici locali e veganate non solo è possibile, è anche gustoso, colorato, divertente e soddisfacente.

Se non ora quando, se non tu, chi? La scelta vegan non è religione, è una scelta di vita, un’attitudine a capire come poter essere una versione migliore di noi stessi in armonia con la natura.

Qui come contattare Raparossa cucina Naturale:

Via: Corso Nazionale 236 Pezze di Greco (Fasano) provincia di Brindisi, Puglia.

Tel: 329 711 1947

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