Parlando con la Dottoressa Michela De Petris

Parlando con la Dottoressa Michela De Petris

Procede la collaborazione con la Dottoressa Michela De Petris i nostri utenti ci hanno riempito di domande da sottoporle.

Dott.ssa De Petris - Partner di Amorum.it

A differenza della scorsa intervista dove molte domande erano focalizzate sul rapporto mamma – bambino, questa volta uno dei protagonisti è stato l’intestino. Non anticipo altro e buona lettura.

 

Cosa ne pensi delle bevande fermentate come il kefir e la kombucha, sono davvero utili per l’intestino?

Sì sono utili, a patto che il kefir sia a base acqua e non con il latte vaccino. Come tutti i prodotti fermentati, aiutano l’intestino, ovviamente bisogna anche mangiare bene, da soli non bastano. Bere queste bevande e continuare a mangiare male non serve per agevolare le funzioni intestinali, ma bisogna migliorare lo stile di vita in toto. Per attivarle al meglio vanno consumate nella prima parte della giornata e a digiuno.

Ci sono dei fermenti lattici che consigli di prendere con continuità per aiutare l’intestino?

L’ideale è fare dei cicli con i fermenti lattici, stando attenti a cambiare varietà e ceppi per fornire più nutrimento ai batteri buoni dell’intestino ed evitare che quest’ultimo si abitui. Indicazioni diverse possono essere date solo nel caso di una terapia medica prescritta. Mi raccomando a controllare che i fermenti lattici siano vegan. Ormai ce ne sono tanti tipi ed è possibile reperirli facilmente. I fermenti lattici vegan non sono coltivati su substrati di latte, ma vengono coltivati su maltodestrine e altro. Un altro aspetto importante è che gli eccipienti o la capsula, che contiene i fermenti lattici, sia di origine vegetale. Quindi consiglio di controllare prima dell’acquisto. A proposito dei cicli di assunzione, si potrebbe fare ogni mese, per una settimana, e poi il mese successivo con un altro ceppo.

Ci sono dei cibi che ritieni possano aiutare l’intestino nel lavoro di pulizia?

Sicuramente per tenere l’intestino bello pulito, bisogna andare con regolarità in bagno, per cui, i cibi migliori che aiutano la pulizia dell’intestino, sono quelli vegetali,poichè sono gli unici che contengono fibre. I cibi di origine animale per definizione non contengono fibre. Le fibre sono gli spazzini dell’intestino. Per cui per gli adulti l’assunzione di tante fibre è un fattore che aiuta. Per i bimbi la situazione è diversa, fibre sì, con cautela e dipende dalla fascia d’età. Sento di consigliare come cibi: grani integrali, cereali, legumi, verdura, frutta, semi, frutta secca. L’importante è ricordarsi di idratare bene le fibre utilizzate, assumendo tanti liquidi al giorno, perché mangiare cibi ricchi di fibre e non idratarli a dovere crea l’effetto opposto. E’ importante fare attività sportiva, soprattutto la camminata o la corsa, questo perché passo dopo passo, per forza di gravità, la massa fecale scende e pertanto più facilmente verrà eliminata.

È vero che mangiare un pezzetto di aglio ogni mattina sia un elisir di lunga vita?

L’aglio fa bene, sicuramente è un antitumorale, un antimicrobico ed è un regolatore della pressione. Non è detto che si debba mangiare necessariamente la mattina. Si può tranquillamente consumare durante i pasti. Ovviamente, come per tutti i vegetali, è meglio consumarlo crudo e non cotto. Magari, mangiare aglio crudo a digiuno la mattina, lo vedo un po’ impegnativo. Si può tranquillamente distribuire tra pranzo e cena.

È vero che bere ogni mattina acqua limone e zenzero faccia bene? E quanti litri durante il giorno? Per quanto tempo?

Bere acqua di mattina fa certamente bene. Come ci si lava fuori con acqua e sapone è bene lavarsi dentro con 2 bei bicchieri di acqua, meglio se a temperatura ambiente o tiepida d’inverno. Qualora si voglia aggiungere qualcosa all’acqua, il limone e lo zenzero sono perfetti. Il limone è alcalinizzante, lo zenzero è un antitumorale e un digestivo, migliora la funzionalità intestinale per cui come combinazione è ottima. Bisogna ricordare che sia il limone, sia lo zenzero non vanno bolliti (altrimenti perdono le proprietà nutrizionali), bensì si fa scaldare l’acqua senza portarla a bollore, si aggiunge il succo di limone o anche la buccia grattugiata (importante che i limoni siano biologici); per quanto riguarda lo zenzero lo stesso. A tal proposito ricordo che è sempre meglio, qualora i prodotti siano bio, mangiare la frutta e gli ortaggi con la buccia. Nel caso dello zenzero, come per la radice di curcuma, bisogna prima strofinarli bene sotto acqua corrente per togliere eventuale terriccio e poi lo si può grattugiare tranquillamente.

Insomma per iniziare bene la mattina, si può incominciare con una tazzona da 400 o 500 ml di acqua a temperatura ambiente, aggiungendo se si vuole limone e zenzero. In ogni caso l’intestino ne trarrà benefici. E’ bene ricordare di bere durante la giornata almeno 2 litri di acqua.

Ci sono dei superfood che consigli che hanno biodisponibili ad esempio B12, ferro, calcio, vitamina C?

Tutti i cibi hanno disponibili: ferro, calcio e vitamina C. È diverso per quanto riguarda la vitamina B12.

Cibi fermentati, funghi, alghe, possono contenere vitamina B12 ma in una forma non biodisponibile.

Ci sono molte forme di vitamina B12 nel regno vivente. Per l’organismo umano le forme migliori ed assorbibili sono: la cianocobalamina, la metilcobalamina, l’adenosilcobalamina e l’idrossicobalamina. Tra queste la più stabile è la cianocobalamina. Un po’ sembra assorbibile nell’alga Klamath, ma bisognerebbe mangiarne una quantità improbabile al giorno.  Per quanto riguarda invece la vitamina C, sarebbe consigliabile assumerla attraverso cibi crudi. Mentre minerali come ferro e calcio non subiscono effetti dannosi a causa della cottura. Ci sono degli accorgimenti per aumentare l’assorbimento del ferro e cioè abbinare cibi ricchi di vitamina C (aumentandone fino ad 8 volte l’assorbimento), mentre per quanto riguarda il calcio, i cibi che contengono più calcio biodisponibile sono la famiglia delle crucifere, come cavoli, broccoli, cavolo cappuccio, verze. Non sono propriamente superfood, ma già per il fatto che siano vegetali e così ricchi di proprietà, garantiscono una super mano per la regolare funzione del corpo umano. L’alimentazione a base vegetale è di per sé una super alimentazione.

I superfood propriamente detti, sono utili e divertenti, arricchiscono l’alimentazione è bello usarli a rotazione perché ognuno ha delle proprietà specifiche.

Come si può monitorare il proprio corpo e scoprire se ci sono dei principi tumorali? Consigli degli esami del sangue o dei  “Day Hospital” particolari?

Bisogna affidarsi ai programmi di screening indetti dal Sistema Sanitario Nazionale. Non ci sono esami del sangue che permettano di fare diagnosi precoce. Mentre lo screening che è stato accertato e validato dal Sistema Sanitario Nazionale consiste nell’ecografia e nella mammografia, la ricerca di sangue fecale e la colonscopia. Questi metodi essendo stati definiti dal Sistema Sanitario Nazionale sono anche gratuiti. In ogni caso la situazione migliore non è la diagnosi precoce, bensì la prevenzione. Quindi uno stile alimentare sano aiuta a prevenire la formazione di tumori.

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Quanto può influire l’utilizzo della cosmesi a base di petrolati sul benessere del corpo e della pelle?

Purtroppo tantissimo, bisogna stare molto attenti, non solo al cibo che è più facile da monitorare, ma anche ai prodotti di cosmesi. Sia perché è più difficile leggere le etichette, sia perché all’interno si trovano, molto spesso, davvero tanti ingredienti. I cosmetici che consiglio sono: vegan, cruelty free cioè non testati sugli animali, sia il prodotto finito, sia i vari componenti (in Italia lo è per legge da tempo, ma per i Paesi esteri non sempre è così), inoltre devono essere senza: petrolati, siliconi, parabeni, paraffina e altri ingredienti derivati del petrolio.

Addirittura, in teoria, ciò che mettiamo sulla pelle dovrebbe essere così pulito e sano da poterlo mangiare, ma questo non è quasi mai possibile! La barriera cutanea è molto molto estesa, e attraverso la cute si assorbe tutto ciò che viene a contatto con essa, così come per la mucosa gastroenterica.

 

Dalla tua esperienza, quali sono le motivazioni più comuni per cui una persona smette un’alimentazione vegan?

Una persona che fa un passo indietro del genere, vuol dire che non era convinta della sua scelta. Chi decide di diventare vegan, rivoluziona tutta la sua vita.  Non c’è nessuna motivazione così grave che possa riportare una persona indietro in questa maniera, cioè da vegan tornare onnivoro/a.  La cosa che capita più spesso è che la persona abbracci la filosofia vegana senza essersi documentata a sufficienza.

Togliere tanti prodotti, senza introdurre adeguatamente i nutrienti, può generare un’alimentazione non corretta e andare incontro a carenze. Se una persona all’inizio si fa seguire, non va in carenza o eccesso di nulla e può proseguire nel proprio percorso.

È importante fare gli esami del sangue e controllare che i valori siano nella norma. Qualora non sia così con un professionista è possibile normalizzarli.

Per me è impossibile immaginare di tornare a mangiare come una volta. Cercherei tutte le opzioni possibili per trovare una soluzione. Che si tratti di un motivo alimentare, sociale o altro c’è sempre un modo per mantenere la propria scelta di vita vegan.

Non ci sono alibi, chi sceglie di diventare vegan capisce la sofferenza animale, se ci sono problemi di salute, si trova una soluzione. Tornare ad una dieta onnivora certamente non migliorerebbe la condizione personale. È importante affidarsi ad un professionista che sappia seguire il paziente e trovare la terapia migliore.

I miei pazienti hanno tutti gli esami perfetti, e sono concordi che non tornerebbero mai indietro.

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