Enzimi digestivi, metalli pesanti e nanoparticelle: le nuove domande alla Dottoressa De Petris

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Enzimi digestivi, metalli pesanti e nanoparticelle: le nuove domande alla Dottoressa De Petris

Enzimi digestivi, metalli pesanti e nanoparticelle: le nuove domande alla Dottoressa De Petris

Nuova intervista alla Dottoressa Michela De Petris, con le vostre domande. Spesso abbiamo ansia nel fare domande particolari, quindi una mail può risolvere il tutto, e dare libertà di curiosità nei nostri lettori.

Ecco le domande di oggi per la nostra mitica Dottoressa.

Quanto sono pericolose le nanoparticelle negli alimenti, in particolare l’antiagglomerante biossido di silicio presente in moltissimi integratori (anche vegan)?

Il quantitativo di biossido di silicio è talmente basso che non dovrebbe provocare rischi. In ogni caso ricordo è necessario assumere integratori, solo se c’è una reale necessità e per tempi non prolungati. Ricordo anche che è importante assumere integratori con il minor numero di eccipienti e ingredienti possibile. Ad esempio, i grassi saturi, il colesterolo, le proteine animali presenti nei cibi di origine animali sono molto più pericolose di un eventuale biossido di silicio o altre nanoparticelle del genere.

Gli enzimi digestivi (vegan) per quanto tempo possono essere assunti, a lungo andare creano problemi?

Gli enzimi digestivi vegetali, non creano problemi, fanno effetto al momento dell’utilizzo. Anche in questo caso sarebbe bene prenderli nel momento in cui servono. Per il periodo più breve possibile.

E’ noto che ci sono metalli pesanti presenti in natura, nei suoli in tutto il mondo, e che le piante possono assorbire questi metalli pesanti in piccole quantità nello stesso modo in cui fanno altri minerali. C’è rischio che consumando integratori, ma anche cibi vegetali in grandi quantità, ci sia un accumulo di questi metalli. La zeolite può essere un buon rimedio? In che modo può essere assunta per avere efficacia?

La zeolite, la clorella e la cipolla cruda, possono essere dei buoni rimedi in tal caso, perché legano i metalli pesanti,  e ne facilitano l’eliminazione. I metalli pesanti si accumulano prevalentemente nei tessuti grassi, per cui nei vegetali (cereali legumi frutta verdura) di grasso c’è n’è poco. Di conseguenza anche i metalli pesanti sono pochi. Il problema sono i cibi di origine animale grassi. Dove si accumulano maggiormente i metalli pesanti come: latte, formaggi, uova, pesce, carne. Il problema reale è per gli onnivori.

 

E’ vero che la spirulina non va assunta in caso di malattie autoimmuni? In che modo o perchè può creare problemi?

La spirulina è un alga di acqua dolce, non contiene iodio, è bene non abusarne, meglio utilizzarla come cibo piuttosto che come integratore. L’alga spirulina si può consumare in polvere o a fiocchi o a bastoncini; si può utilizzare a crudo direttamente sulle pietanze. Non ci sono evidenze scientifiche in relazione a malattie autoimmuni.

Secondo lei, assumendo un integratore multivitaminico, si garantisce la copertura anche della vitamina D, oppure è opportuno integrarla a parte, con un apposito integratore. In tal caso non c’è un rischio di sovradosaggio?

Sconsiglio i multivitaminici e minerali perché non ha senso assumere tutte le vitamine e tutti i minerali in maniera discriminata. Si prende solo ciò di cui si ha bisogno. Tra l’altro proprio per la natura di questi integratori c’è poco di tutto. Per cui il quantitativo di ciascuno è minimo e si rischia di non coprire il fabbisogno di ciò che serve e di prendere più del necessario di ciò che non serve. La cosa migliore è fare gli esami del sangue valutare se c’è una reale esigenza nell’assumere qualcosa e se così fosse andare proprio a prendere un mono integratore per colmare la carenza evidenziata dagli esami del sangue.

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