Parlando con la Dottoressa Michela De Petris

Parlando con la dottoressa De Petris

Parlando con la Dottoressa Michela De Petris

“Parlando con la Dottoressa Michela De Petris” è una nuova opportunità per capire meglio come nutrirsi consapevolmente!

Siamo lieti di annunciare la nascita di una nuova rubrica, in collaborazione con la Dottoressa Michela De Petris. Ogni mese raccoglieremo domande da parte degli utenti di amorum.it  al fine di creare un filo telefonico e poter rispondere ad argomenti che riguardano la dieta vegetale.

Parlando con la dottoressa De Petris

La Dottoressa Michela De Petris è medico specializzata in scienza dell’alimentazione, sul sito della SSVN (Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana) è possibile leggere la sua biografia. Ma sopratutto Michela è vegan per motivi etici prima che salutistici (di cui è un esponente ovviamente) e questo ci fa molto piacere, perchè oltre l’alimentazione, ci sono molti motivi che spingono le persone ad abbracciare lo stile di vita vegan.

Ma adesso partiamo con le domande che abbiamo raccolto con gli utenti di amorum.it

Una mamma utente di amorum.it chiede quali consigli puoi indicare per uno svezzamento su base vegetale. Cosa puoi dirci in merito?

Innanzi tutto, faccio i complimenti alla mamma, è la scelta migliore che possa fare per i propri figli. Vuol dire regalare salute con ulteriori evidenze una volta che diventerà adulto. Per definizione lo svezzamento fisiologico è quello senza ingredienti di origine animale. Fino a 12 mesi non dovrebbero toccare cibi di origine animale (ndr a parte il latte materno). Dopo tale periodo, più proseguono in questa direzione e meglio è!

Parlando con la dottoressa De Petris

Svezzare un bimbo o una bimba con un’alimentazione vegetale è meno difficile di quello che ci si può immaginare.

Servono naturalmente delle accortezze e delle modalità ben precise da ottemperare. Per questo non si può improvvisare, bisogna farsi seguire da uno specialista che monitori passo passo la crescita del bimbo o bimba e soprattutto sia competente in materia. Dei consigli base molto importanti sono: posticipare l’introduzione del glutine dopo i 12 mesi, ridurre l’apporto di fibre (cereali, legumi) fino a circa 18 mesi, perché il sistema digerente del bimbo o bimba non è fatto per digerire e tollerare le fibre, visto che, ad esempio, nel latte materno di fibre non ce ne sono. In seguito introdurre i cereali integrali, ma devono essere passati, lo stesso vale per i legumi. Qualora ci sia necessità di introdurre dopo i 6 mesi delle fibre vegetali si può iniziare con le lenticchie rosse decorticate, piselli e azuki rossi (sempre passati).

Bisogna stare attenti alle vitamine B12, C, D, all’apporto di zinco, iodio, agli acidi grassi omega 3 e al ferro. Obiettivo semplice da raggiungere con un’alimentazione bilanciata e soprattutto indicata da uno specialista competente in materia.

Parlando con la dottoressa De Petris

A proposito di Vitamina B12, in molti si chiedono come va integrata e se è realmente necessario farlo con cicli continui. Cosa ne pensi?   

A partire dai 14 anni di vita circa, consiglio di fare gli esami del sangue indipendentemente dal tipo di alimentazione. Qualora ci sia una carenza di vitamina B12 o vitamina D bisogna assumere un integratore. Diversamente, e nel caso in cui la dieta scelta è a base vegetale, diventa inutile aspettare che i valori si abbassino. Pertanto, anche quando i valori risultino nella norma, conviene iniziare comunque un mantenimento e consolidamento tramite l’utilizzo di integratori.

Invece, per quanto riguarda giovani fino ai 14 anni, normalmente non si fanno esami del sangue, a meno che ci siano esigenze particolari. Se dovesse risultare necessario l’utilizzo di integratori c’è un protocollo da seguire indicato dalla società scientifica di nutrizione vegetariana che ci dice in base alla fascia di età che tipo di integratori di vitamina B12, D, acidi grassi e omega 3 assumere e in quale posologia.

In definitiva se non ci sono carenze particolari, se l’alimentazione è equilibrata, bilanciata e vegana, gli unici integratori da prendere sono la vitamina B12 e gli acidi grassi omega 3 (soprattutto consigliati per i più piccoli). La vitamina D dipende da quanto una persona riesce ad esporsi al sole, invece tutti gli altri micronutrienti importanti come lo iodio, il ferro, la vitamina C e lo zinco, si prendono attraverso i cibi giusti.

È vero che gli Omega 3 è consigliato integrarli in stato di gravidanza e dopo il parto? E il nascituro o nascitura fino a che età dovrebbe integrarli?

Le indicazioni della società scientifica di nutrizione vegetariana dicono che in gravidanza, allattamento, e nei bimbi fino ai 3 anni di vita, in qualunque caso, a prescindere dall’alimentazione, gli omega 3 vanno presi attraverso un integratore poiché sono fondamentali per andare a costruire bene il sistema nervoso centrale, e periferico, la retina ed inoltre sono degli antinfiammatori e antitumorali. Dopo i 3 anni, se non ci sono esigenze particolari,  si può continuare ad introdurli con cibo ricco di acidi grassi omega 3 come l’olio di lino, i semi di chia, semi di lino, le noci, il rosmarino, la soia, la maggiorana… Naturalmente, durante gravidanza, allattamento e fino ai 3 anni di età, oltre l’integratore si possono assumere acidi grassi omega 3 anche attraverso i cibi precedentemente indicati.

Parlando con la dottoressa De PetrisChi sceglie una dieta vegetale per salute, deve necessariamente rinunciare a tutti i dolci? Lo chiediamo a te Dottoressa Michela De Petris, che ti hanno rinominato “Dottoressa Tortariana”.

Assolutamente no. Si possono mangiare dolci, torte, biscotti, cheesecake, muffin, gelati … tutti vegani, addirittura senza glutine, crudisti, senza zucchero. Per cui chi come me ha scelto di essere vegan per motivi etici, ma ci tiene ad una alimentazione sana, può tranquillamente mangiare dolci di ogni genere con un gusto gradevole.

Inoltre, se si tratta di un prodotto da forno, bisogna utilizzare delle farine integrali e non raffinate. Se si tratta dei dolci raw (crudisti) non bisogna utilizzare burro di cocco o olio di cocco. Se si tratta di gelati devono essere fatti senza zucchero. A tale proposito ho un gruppo di amici che mi hanno rinominata “Dottoressa Tortariana” proprio per la mia propensione ai dolci. Infatti, ogni giorno ho il mio dolcetto sano che mi aspetta. È possibile, ci sono tutti gli ingredienti reperibili.

Parlando con la dott.ssa De Petris

I grassi saturi, se di origine vegetale sono un po’ meno peggio di quelli di origine animale?

I grassi saturi si trovano prevalentemente nei cibi di origine animale, per cui con una alimentazione vegetale, di base se ne incontrano meno.

Si trovano soprattutto negli oli tropicali, come quello di palma e di cocco. Questi oli sono molto ricchi di grassi saturi, proprio per questo motivo a temperatura ambiente tendenzialmente restano più solidi di altri oli vegetali. Quindi, per chiarire, sia di origine animale sia di origine vegetale, i grassi saturi fanno male, perché possono aumentare la sintesi del colesterolo e possono facilitare la formazione delle placche aterosclerotiche.

Un consumo di grassi saturi prolungato e copioso può aumentare il rischio di malattie cardiovascolari, ma anche di tumori. Bisogna fare attenzione a ciò che si mangia, soprattutto per i prodotti di tipo industriale, poiché per dare consistenza, struttura e stabilità ai cibi confezionati, spesso se ne usa in quantità. Consiglio di usare maggiormente frutta secca, semi oleaginosi, e oli (non tropicali) ( ndr. come quello extravergine di oliva).

Ringraziamo la Dottoressa Michela De Petris per il tempo e la professionalità che ci ha dedicato e invitiamo i lettori a scriverci e inviarci nuove domande!

Durante l’intervista è stata più volte citata la SSNV ecco una breve descrizione.

Che cos’è la Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana?

La Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana – SSNV, è un’associazione non-profit fondata nel 2000 e costituita da professionisti, studiosi e ricercatori in diversi settori (Nutrizione, Medicina e settori connessi, Ecologia della nutrizione ed impatto ambientale, Giurisprudenza) favorevoli alla nutrizione vegetariana e competenti sui differenti aspetti delle diete a base di cibi vegetali.

Le finalità che si propone l’Associazione, sono la diffusione e il sostegno della scelta vegetariana, in particolare nella variante 100% vegetale, e dei suoi principi culturali e scientifici, in quanto promotrice di salute, sostenibile da un punto di vista ecologista, e rispettosa delle scelte etiche delle persone. (presentazione tratta dal sito di SSVN)

 

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Comments (1)

  • Giannamaria

    Sono vegetariana dall’eta di circa 11 anni per scelta etica…di sensibilità!! Mi sono trovata ad avere a che fare cn dolori pazzeschi quand’ero bambina nel veder uccidere animali fin dell’alba, sebbene i miei genitori mi dicessero di nn guardare!! AVEVO la casa in vacanza che era adiacente al retro di una maledettima MACELLERIA!!!Nel periodo di ferragosto poi…nn ne parliamo: i rastrelli addosso agli agnellini che nn VOKEVANO farsi prendere per nn MORIRE!!Che ORRORE!!

    Ottobre 18, 2020 in 1:05 pm

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